CinemAfrica

Quattordicesima edizione. Dal 18 al 21 ottobre 2019 - Cinema Lumière - Bologna

Argomento: Africa, Cinema

“Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l'amore, per il cuore umano, è più naturale dell'odio.“ (Nelson Mandela)

La quattordicesima edizione di CinemAfrica a Bologna si apre con un film su un uomo apparentemente comune, Ryszard Kapuscinski, giornalista e corrispondente di guerra, che nella sua vita ha con molta semplicità e coraggio raccontato tante guerre e tante storie d’Africa. ANOTHER DAY OF LIFE parla della lotta per l’indipendenza in Angola, ma soprattutto delle persone che fanno la Storia, con le loro vite, ogni giorno. E infatti sono storie apparentemente comuni quelle che vengono proiettate, storie di rifugiati nei campi profughi che cercano un po’ di orizzonte al di là del recinto di filo spinato attraverso i film (CINEMA DADAAB), oppure di un maestro elementare del Marocco (RAZZIA) o ancora di due soldati che si perdono non solo nella jungla ma anche nelle loro esistenze (THE MERCY OF THE JUNGLE). FIG TREE affronta la dinamica della guerra e della libertà attraverso il racconto della regista Davidian, al suo debutto al lungometraggio, di ciò che ha vissuto in prima persona durante la dittatura etiope. LOST WARRIOR parte dalla storia personale di Fathi e Mohammed: somali e allo stesso tempo inglesi, non possono sentirsi a casa in nessun luogo, così come i protagonisti del divertente corto IL MONDIALE IN PIAZZA, vincitore del premio MigrArti 2018. Conclude la giornata di domenica THE WEDDING RING, film bellissimo e non convenzionale: la protagonista in Europa è una ragazza qualunque, ma in Niger appartiene a una famiglia ricca e nobile ed è alla ricerca di un modo di definire se stessa senza tradire la sua duplice identità. La rassegna termina con due pellicole appartenenti alla storia del cinema africano (MUNA MOTO e LA FEMME AU COUTEAU), restaurate dalla Cineteca di Bologna. Infine, proposto in più repliche, il cortometraggio IN THE SAME BOAT che ci ricorda, con fotografie indimenticabili, quanto l’odio e la disumanità stiano cambiando la nostra società trasformando i migranti in nemici da combattere, e ci invita con l’eloquenza delle sue immagini a riscoprire quel cuore umano più naturalmente orientato all’amore.

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