La scrittrice Ubah Cristina Ali Farah presenta "Le stazioni della luna"

In dialogo con Maria Cristina Ercolessi (Università L'Orientale di Napoli) e Nadia Valgimigli (esperta di letteratura africana)

Giovedì 30 settembre 2021, ore 17.30. Centro Amilcar Cabral, via San Mamolo 24, Bologna.
Ubah Cristina Ali Farah presenta il suo libro Le stazioni della luna (66thand2nd, 2021). In dialogo con Maria Cristina Ercolessi (Università L'Orientale di Napoli) e Nadia Valgimigli (esperta di letteratura africana).
Il libro. Ebla è cresciuta nell'entroterra somalo, in un mondo nomade governato dai capricci delle stagioni. L’anziano padre, astronomo e divinatore tradizionale, le ha insegnato l’arte interdetta alle donne di leggere le stelle, i pianeti e i segni del cielo. Per sfuggire a un matrimonio combinato, si ritroverà nella Mogadiscio degli anni Trenta, complice il camionista poeta Gacaliye. Con lui avrà due figli, Kaahiye e Sagal. La vicenda di Ebla si intreccia con quella di Clara, sua figlia di latte, nata da genitori italiani residenti in Somalia. Costretta, appena adolescente, a lasciare il paese con la madre e il fratello Enrico dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, Clara farà ritorno nella città natale solo all’inizio degli anni Cinquanta, agli esordi dell’Amministrazione
fiduciaria italiana. Ma sono tempi tumultuosi: il legame con Ebla, l’amore per Kaahiye, l’amicizia con l’esuberante Mirella la spingeranno a prendere posizione a favore del popolo somalo nella lotta per la libertà.
In questo romanzo Ali Farah dà vita a una serie di personaggi destinati ad accompagnare a lungo i lettori e fa luce su un periodo poco conosciuto della storia dell’Italia e sui suoi rapporti con l’ex colonia. Sullo sfondo una Mogadiscio bellissima e assolata, con i suoi tramonti repentini e l’aria umida impregnata di sale, i bar affollati, i vicoli stretti dove si spande avvolgente l’odore di aloe e cardamomo.
L'autricePoetessa e scrittrice, Ubah Cristina Ali Farah è nata a Verona da padre somalo e madre italiana ed è cresciuta a Mogadiscio, dove è rimasta fino allo scoppio della guerra civile nel 1991. Fuggita dal paese, dopo alcuni anni trascorsi in Ungheria è tornata in Italia e si è stabilita a Roma.  Oggi vive a Bruxelles. È autrice di due romanzi, Madre piccola (Frassinelli, 2007) e Il comandante del fiume (66thand2nd, 2014). Ha partecipato a numerosi programmi internazionali di scrittura creativa tra cui l’International Writing Program della University of Iowa, e quelli della Civitella Ranieri Foundation e dello Stellenbosch Institute for Advanced Study, grazie ai quali ha ultimato questo romanzo. Nel 2006 ha vinto il premio Lingua Madre e nel 2008 il premio Vittorini.
Modalità di partecipazione
Numero massimo di persone: 25
⚠️ N.B. L'evento è gratuito. Si consiglia la prenotazione al link
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